EREDITA’ DA UN NON MUSULMANO

Argomento molto delicato che mi ha proposto una sorella musulmana italiana, vedova. La domanda era: “Può mia sorella non musulmana lasciare una parte di eredità ai miei figli, orfani di padre?”. Su quest’argomento alcuni sapienti si dividono, la cosa più importante, -seguendo una parte di sapienti-,  è che l’eredità venga data quando il donatore è ancora in vita, tramite Testamento scritto o dando il denaro in liquidi. L’argomento mi riguarda da vicino, poiché mio padre non musulmano è passato di recente all’Altra Vita. Che cosa fare in questi casi? Approfondiamo meglio l’argomento.

“Un musulmano – spiega lo sheikh del sito islamqa.info- non può ereditare da un kafer [da un miscredente, da un associatore, un non musulmano, in poche parole], e un kafer non può ereditare da un musulmano, a causa del hadith autentico riportato in Saheeh al-Bukhaari, in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: “Il musulmano non eredita dal kafer, e il kafer non eredita dal musulmano”. [Questo vale] anche se il denaro dovesse essere utilizzato per lo scopo di sadaqah [elemosina], a causa dell’applicabilità generale del hadith, e perché al musulmano non è comandato di fare qualcosa di haràm [illecito] per ottenere qualcosa prescritto dall’Islam. E Allah sa meglio”. Questo è ciò che Shaykh ‘Abd al-Azeez ibn Baaz ha detto quando gli ho chiesto riguardo l’argomento. Disse: “Non dovrebbe chiedere la sua eredità, anche se vuole darla in beneficenza, ma se gli è dato il denaro, può disporne attraverso qualsiasi canale di beneficenza”. E Allah ne sa di più”.

“La Sunnah – spiega lo sheikh del sito islamweb.net- ha dimostrato che non esiste eredità reciproca tra musulmani e non musulmani, quindi un musulmano non eredita da un non musulmano e un non musulmano non eredita da un musulmano. Usaamah Ibn Zayd, che Allah sia soddisfatto di lui, ha narrato che il Profeta, pace e benedizione su di lui, ha detto: “Un musulmano non eredita da un non musulmano e un non musulmano non eredita da un musulmano”. Hadith riportato da Al-Bukhari e Muslim”.

“Inoltre – prosegue lo sheikh- , il Profeta, che Allah lo elogi e lo preservi, ha detto: “Le persone di due religioni diverse non ereditano l’una dall’altra”. Hadith riportato da Ahmad, Ibn Maajah e At-Tirmithi. Ciò che s’intende qui per “due diverse religioni” è l’Islam e qualsiasi religione diversa da essa. Per quanto riguarda se ci sia o no un disaccordo di opinione su quest’argomento, allora non c’è disaccordo sulla questione che non è consentito a un non musulmano di ereditare da un musulmano. Se un musulmano muore, non è consentito che il suo parente non musulmano erediti da lui. Ibn Qudaamah, che Allah abbia misericordia di lui ha detto in Al-Mughni: “Gli studiosi hanno concordato in un consenso che un non musulmano non eredita da un musulmano”. Per quanto riguarda un musulmano che eredita da un suo parente non musulmano, questo non è consentito secondo il punto di vista della maggioranza dei sapienti, che Allah abbia misericordia di loro. Questi includono gli Imam delle quattro Scuole di “Fiq” Giurisprudenza e i loro seguaci, e questo è anche il significato del Hadith.Tuttavia, un altro gruppo di sapienti ritiene che un musulmano erediti dal suo testatore [persona che firma il testamento, lasciando ai più cari i suoi beni] non musulmano non in stato di guerra; questa è l’opinione di Mu’aath Ibn Jabal, Mu’aawiyah Ibn Abu Sufyaan, Muhammad Ibn Al-Hanafiyyah, Muhammad Ibn ‘Ali Ibn Al-Husayn, Sa’eed Ibn Al-Musayyab e Masrooq Ibn Al-Ajda’, possa Allah essere soddisfatto di loro; questa è anche l’opinione di Ibn Taymiyyah, che Allah abbia misericordia di lui. Questi sapienti hanno detto: “Noi ereditiamo dai non musulmani ma loro non ereditano da noi, nello stesso modo in cui noi sposiamo donne delle loro religioni [la Gente del Libro, cioè cristiani ed ebrei] ma loro non si sposano le nostre donne”. Questi sapienti hanno interpretato il detto hadith del Profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui: ‘Un musulmano non eredita da un non musulmano’ per indicare il guerrafondaio non musulmano e non il dhimmi [il non musulmano che vive in uno Stato Islamico], l’ipocrita e l’apostata”.

“Hanno fornito la prova – prosegue lo sheikh- che il Profeta, pace e benedizione su di lui, usava applicare le apparenti sentenze islamiche sugli ipocriti nello stesso modo in cui erano applicate ai musulmani; così hanno ereditato dai musulmani e sono stati ereditati da loro. In effetti, Abdullah Ibn Ubayy morì, così come altri che il Corano attestava essere ipocriti, e al Profeta, che Allah lo elogi e lo preservi, fu proibito di offrire la preghiera funebre per loro, o di chiedere perdono per loro, ma il suo [gli eredi musulmani di Ibn Ubayy] ereditarono da lui. Per terminare, c’è una forte e antica divergenza di opinioni su questo tema. Quindi, se un parente di un nuovo musulmano muore [un convertito all’Islam], allora questo nuovo musulmano non eredita dal suo parente non musulmano, secondo il punto di vista della maggioranza dei sapienti. Tuttavia, secondo l’altro punto di vista, può ereditare dal parente non musulmano defunto se quest’ultimo non è stato guerrafondaio, come abbiamo già detto. D’altra parte, se il suo parente ha scritto un Testamento e gli ha lasciato qualcosa prima della sua morte, allora questo è un Testamento valido. Questo perché il Profeta, pace e benedizione su di lui, proibì a un musulmano di ereditare da un non musulmano e viceversa, ma non proibì di accettare i termini di un Testamento. Ibn Qudaamah che Allah abbia misericordia di lui ha detto nel suo libro intitolato Al-Mughni: “La volontà di un musulmano per un dhimmi è valida, e anche la volontà di un dhimmi per un musulmano è valida, ma non può essere valida se non nello stesso modo della validità di un Testamento da un musulmano a un altro musulmano. Nel caso in cui faccia Testamento per il suo erede o per una persona che non ha diritto di ereditare da lui [un non erede] con più di un terzo dell’eredità, allora questo dipende dall’approvazione degli altri eredi, esattamente come il caso del musulmano [cioè nei confronti di un altro erede musulmano]”. Allah ne sa di più”.

Riassumiamo, la maggioranza dei sapienti, compreso le quattro scuole di Fiq non sono d’accordo sul fatto che un musulmano erediti da un non musulmano – e viceversa- , in alcun caso. Un’altra parte di sapienti invece sono d’accordo, l’importante è che il non musulmano non faccia guerra, o non sia ostile al musulmano e che compili un Testamento, o anche, come ho accennato a inizio articolo, dando il denaro in liquidi. In questi casi il musulmano potrà beneficiare dell’eredità del defunto non musulmano. Nel caso in cui si seguisse invece la prima interpretazione, quella della maggior parte dei sapienti, compreso le quattro scuole, il musulmano dovrà dare l’eredità del non musulmano in elemosina ai musulmani più poveri, bisognosi. Tuttavia, la seconda interpretazione di una parte dei sapienti è un parere debole, poiché è risaputo che ‘Alì, cugino del Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) e suo fratello Ja’far (che Allah sia soddisfatto di entrambi) non ereditarono dal padre Abu Talib, che morì non da musulmano, – non abbracciò l’Islam, al contrario di ‘Ali e Ja’far-. Per cui il parere più corretto è che il musulmano non erediti dal non musulmano e viceversa. E Allah ne sa di più.

Mamdouh AbdEl Kawi D. R. e Abu Muslim