GLI ORARI NON CORRETTI DELLE PREGHIERE

Questo è un argomento assai delicato, che mi rende triste e che mi fa ancor più male ammetterlo, tuttavia non posso astenermi nel riportarlo, è mio dovere di musulmano.

Avevo sentito parlare degli orari non corretti delle preghiere, riportati nei vari programmi forniti dai vari siti internet, primo fra i tutti, il più popolare, o uno tra i più noti “Islamic Finder”, e dalle applicazioni smartphone. Non avevo approfondito l’argomento prima d’ora, perché non avevo ancora capito la gravità della cosa. Mi fidavo ciecamente. Mi aveva accennato qualcosa un fratello durante il Ramadan dell’anno scorso, ma è stato solo quest’anno, poco prima di questo Ramadan a capire il problema.

Il primo segnale d’allarme è stato il solito inizio Ramadan, che ogni anno divide i musulmani: chi inizia un giorno prima, chi un giorno dopo, i primi perché seguono i calcoli astronomici, conoscendo l’inizio Ramadan addirittura un anno prima; i secondi al contrario seguono l’avvistamento lunare, come faceva il nostro Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui). Quest’anno non c’era spazio per alcun dubbio, la luna non si era vista nemmeno in Italia, quindi anche il sottoscritto si è astenuto nel cominciare il Ramadan il 28 Giugno, bensì il giorno dopo, il 29 Giugno. Ciò dimostra che i calcoli astronomici non sono più perfetti dell’uomo, come pensano in molti erroneamente, e che bisogna astenersi quando c’è il dubbio, confermando purtroppo, per un ennesima volta la disunione della Ummah islamica. Il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) aveva predetto tutto questo. Chi ha iniziato un giorno prima ha detto, come dicevo anche io fino all’anno scorso: “un giorno in più di digiuno? È tutta hassanàt inshaAllah, poi la responsabilità è di chi ha calcolato male”. E invece no, qui non si scherza, e ciò che può sembrare una ricompensa hassanàt può rivelarsi il contrario. Astenersi sempre quando c’è il dubbio, anche se questa volta il dubbio non c’era, la luna non si era proprio vista. Quest’anno ha fatto un ottimo lavoro “L’Osservatorio Lunare islamico” , seguito dall’Imam Saifeddine di Lecce. L’Avvistamento c’è stato nel Salento, [ed anche in altri posti d’Italia], sotto consiglio dei tecnici astronomici dell’osservatorio di Casarano, il punto di osservazione si è trovato in località Torre Uluzzo (Nardò). Tra gli osservatori devono essere presenti sempre almeno due musulmani adulti e naturalmente sani di mente. L’eventuale avvistamento del crescente lunare nel periodo immediatamente successivo al tramonto del sole (maghreb).

Ma i problemi non finiscono qui…

Il problema riguarda anche gli orari della preghiera, in particolare la preghiera del Fajr, che determina l’inizio del digiuno. Mi sono consultato con diversi fratelli, anche con imam di alcune moschee d’Italia, ed ho appreso che la preghiera dell’ Asr e dell’Ishà non è nell’ora giusta, bensì prima dell’orario previsto dai vari programmi [ed anche qui si dividono i musulmani con opinioni diverse]. Ma la cosa più grave è la preghiera del Fajr [e qui non ha avuto da dire quasi nessuno di fronte all’evidenza, anche se…] I programmi non sono corretti, compreso gli orari riportati dai fogliettini distribuiti dalle moschee e macellerie islamiche che riportavano durante il Ramadan il Fajr addirittura alle 3 di notte [come è già successo anche gli altri anni, solo che non mi soffermavo a ragionare e non osservavo il cielo]. Il Fajr che determina l’inizio dell’Alba alle 3 di notte? Circa 1 ora e mezzo prima del reale orario? E qui non centra nulla “trovare una scusa per digiunare 1 ora, o 1 ora e mezza in meno”, anche perché non cambia la vita digiunare 1 ora in meno, di giorno la fame e la sete si sentono ugualmente. Si può smettere di mangiare anche alle 2 di notte, o a mezzanotte, senza costrizione però, o anche saltare il pasto suhur, se una persona ne sente la necessità, [ è molto meglio farlo poichè in esso c’è benedizione], perché allora pregare salat al Fajr circa 1 ora e mezza prima, quando il Fajr non è ancora iniziato? La preghiera non è valida. Perché pregare ed andare a letto, magari proprio nel momento in cui entra il reale orario di salat al Fajr? Nel Ramadan ho disattivato il mio solito account di Facebook per evitare Fitnah, questo l’avevo previsto prima ancora di conoscere il reale problema, nonostante ciò non sono stato fermo con le mani in mano, el hamdulillah, ho avvisato il più possibile fratelli tramite internet, al telefonino, e di persona.

Quest’anno molti non hanno sottovalutato il problema [questo dopo quanto era già successo con l’inizio del Ramadan], molta gente ha constatato che alle 3 di notte il cielo è buio pesto, ed anche io ho osservato da una certa altezza, con una buona visuale. Va bene, nei centri abitati è impossibile, ci si può confondere per via delle luci, dello smog, ma in posti isolati, nelle campagne? Fratelli lontani dai centri urbani hanno visto con i loro occhi il filo bianco dal filo nero, come dice il Sacro Corano, che determina l’inizio dell’Alba al Fajr.

Sono 20 anni che un imam che conosco personalmente parla di questo problema con le varie moschee, centri o istituti islamici. Risultato? Non fanno nulla per risolvere il problema. E questo è davvero grave, gravissimo…

Stiamo parlando di cose fondamentali nell’Islam, non devono esistere errori di questo genere. Non si possono stampare sempre i soliti fogliettini anno dopo anno, magari cambiando solo la data. All’inizio del Fajr si sente anche il cinguettio degli uccellini, il canto del gallo, anche se questo non è confermato dalla Shari’a, ma un fatto del tutto naturale. Alle 3 è notte fonda, strano non averci pensato prima… proprio io, che per anni ho lavorato di notte, e dovrei conoscere molto bene l’inizio dell’Alba. Mi affidavo totalmente ai programmi… come tutti. Quest’anno molti hanno aperto gli occhi, e forse è un nuovo inizio. Le reazioni degli altri?

“strano che si accorgano solo ora, nel Ramadan. È per digiunare di meno”.

Come già spiegato digiunare un po’ di meno non cambia la situazione, durante il giorno la fame e la sete si sentono ugualmente. Per chi non lo sa si digiuna dall’alba (fajr) fino al tramonto (maghreb).

“è la prima volta che sento una cosa del genere, è sicuramente un’ innovazione”.

Lo è invece smettere di mangiare alcune ore prima, sotto costrizione, quando ci è permesso smettere anche durante l’inizio dell’Adhan, poco prima della preghiera. Questo problema esiste in realtà da anni.

“chi ha sollevato questi problemi appartiene a strani gruppi”.

Anche questo è falso. È quanto faceva e ci ha detto di fare il nostro Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui).

Chi ha avvisato degli orari non corretti è stato giudicato come portatore di Fitnah, e nei casi peggiori come falso musulmano, invece di essere ringraziato per l’avviso.

Le persone avvisate hanno reagito in modi diversi. Ci sono tre categorie:
1- Chi ha accettato il consiglio, e ha smesso di mangiare nel momento giusto e a pregare nell’ora giusta.

2- Chi prega nell’ora giusta, però smette lo stesso di mangiare seguendo gli orari errati dei vari programmi e calendari: “smetto lo stesso alle 3 di mangiare, non si sa mai”.

3- Chi, pur non negando l’evidenza, che il fajr non è alle 3 di notte, ma più tardi, smette lo stesso di mangiare molto prima, e prega prima che entri realmente il Fajr.

La cosa peggiore è dire “lo so che gli orari sono sbagliati, ma smetto come dice il calendario ugualmente e prego nell’ora riportata, anche se sbagliata, tanto la responsabilità va a chi ha calcolato male”.

Lavandosi così le mani, nascondendosi dietro alla scusante “la responsabilità è degli altri”.

E no! La responsabilità è anche nostra, quindi ricadrà la colpa anche su di noi. Potremmo dire “la responsabilità è degli altri” quando ignoriamo il problema, ma una volta che ne abbiamo preso coscienza, e possiamo avere la possibilità personalmente o tramite altri di sapere l’ora giusta del Fajr perché continuare nell’errore?

Dice Allah nel sacro Corano: “Mangiate e bevete finché, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero dell’alba; quindi digiunate fino a sera”. (Sura Al Baqara/ La Giovanca, v. 187)

“L’orazione è un obbligo in tempi ben determinati” Sura an-Nisaa/ Le donne, v. 103

Mi sono sentito dire anche: “io prego lo stesso alle 3, perché devo andare subito a dormire per lavorare la mattina”.

Si mette al primo posto il lavoro, sottovalutando la preghiera, che senso ha pregare salat al Fajr 1 ora, 2 ore prima? La preghiera non è valida.

“chiederò al mio imam”

Va bene, chiedete pure al vostro imam, ma il problema è che la maggior parte degli imam delle moschee sanno perfettamente che gli orari dei calendari sono sbagliati, soprattutto di salat al fajr, nonostante tutto non fanno nulla per impedire la diffusione degli orari errati, né per cambiare le cose, ed anzi, consigliano “smettete di mangiare lo stesso alle 3”, un controsenso, una contraddizione.

Ed è un problema che si discute da 20 anni, se non di più.

Spero solo che tra 20 anni, nel 2034, non sarò ancora qui a parlare di questo problema inshaAllah, e che si risolva al più presto possibile, in modo da poter passare l’anno prossimo un Ramadan più tranquillo… inshaAllah.

Che Allah accetti il nostro digiuno e le nostre preghiere. Amìn.

ALTRE INFORMAZIONI:

Il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) disse: “Mangiate e bevete [ e che non vi fermi la luce in verticale]. E mangiate e bevete finchè non vedete il rosso in orizzontale”. Hadith riportato da Abu Dawud in “Sunan Abu Dawud”. Hadith hasan

Il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) disse: “I fajr sono due. Un fajr vieta di mangiare e permette di pregare, e un fajr vieta di pregare e permette di mangiare”.
Narrato da ibn Abbas, riportato da al Hakem e al Baihaqy. Al albani ha confermato che è sahih.

Il primo fajr ha un suo segno: la luce chiara che sale in verticale, ma non è il vero fajr, il vero fajr è quando c’è la luce rossa che appare in orizzontale. In Italia si fa il fajr anche prima del falso fajr, perchè la luce in verticale appariva poco prima delle 4, mentre noi pregavamo addirittura già alle 3 quando era ancora buio pesto.

Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo

Tratto da “Mondo Islam” n. 18