INTERVISTA 2020 AL FRATELLO MAMDOUH

Di Abu Ibrahim a Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo

Ottobre 2020

(D) Assalamu aleikum. Sono molto contento di avere questa conversazione con te fratello. Ho molte domande da farti, tratteremo diversi argomenti, preparati. Sono anni che seguo i tuoi video su internet e le cose che scrivi. Ho appreso che il tuo Magazine virtuale “Mondo Islam” ha compiuto da poco i 10 anni di vita, come nascono i tuoi articoli?

(R) Aleikum salam. Spesso gli articoli nascono in modo spontaneo da cose che ho vissuto personalmente o altre persone a me vicine. Come ad esempio riguardo a quando è valido un divorzio e cosa lo annulla, sparlare dietro qualcuno, l’assicurazione (polizza) sulla casa e sulla macchina ecc. Anche questioni più recenti come il Dropshipping (vendita di merce senza possederla), termine che conosco da poco tempo, o riguardo al nostro comportamento di musulmani in questo periodo del Coronavirus. Cerco informazioni da fonti sicure riportate da sheikh affidabili, che si basano sul Corano e la Sunna del nostro Profeta Muhammad (che Allah lo elogi e lo preservi). Non mi limito ad una fonte ma a più fonti, tutte accettabili e corrette, escludo le fuorvianti basate su fonti deboli. Mi consulto con alcuni fratelli molto preparati, anche imam, prima di scrivere un articolo che tratta un argomento che non conosco o che conosco poco. Altre volte faccio tutto da solo, esclusivamente nel caso in cui conosco molto bene l’argomento, altrimenti non mi prendo questa responsabilità.

(D) “Mondo Islam” è stato il primo Magazine virtuale, hai avuto un’ idea originale, lo trovo molto utile ed interessante e che Allah te ne renda merito. Mi piace il modo con il quale affronti certe questioni.

(R) Ti ringrazio, baraka Allahu fik. Gli argomenti che tratto in “Mondo Islam Magazine” ma anche nei miei libri non sono affatto scontati. Scrivo con un linguaggio comprensibile a tutti. Quando scrivo su un argomento l’articolo lo faccio mio, lo scrivo con il mio linguaggio chiaro e semplice. Trovo inutile scrivere con i termini più ricercati, complicati e spesso incomprensibili. L’Islam è per tutti, musulmani e non, per i più intellettuali e per chi ha studiato poco. È inutile fare articoli lunghissimi ed appesantiti da un linguaggio da laureati o filosofi, come fanno molti, credo la maggioranza. Il Messaggio dell’Islam deve essere CHIARO E SEMPLICE. Un fratello di recente mi ha detto una cosa che mi ha anche emozionato, mi ha detto “Nessuno qui in Italia scrive come fai tu, nessuno tratta certi argomenti!” è un commento positivo che mi sprona ad andare avanti. Spesso sento di non essere capito e sottovalutato dagli altri musulmani – e qui in questa intervista lo dico per l’ultima volta, inshaAllah-. Ma vado avanti per la mia strada, perché so che è la cosa più giusta, anche se certe cose mi hanno fatto davvero male, le ho descritte nel mio ultimo libro di un anno fa, di recente ripubblicato con alcune aggiunte “Ecco perché NON HO lasciato l’Islam” dedicato a quei musulmani che giudicano puntando il dito e dando dell’apostata -cosa gravissima- agli altri musulmani che non la pensano come loro o basandosi su certi comportamenti senza conoscerne il contesto e l’intenzione. Dedicato anche a coloro che dicono di essere stati musulmani e di aver lasciato l’Islam, la maggior parte sono dei fake, dei falsi che inventano questo per screditare l’Islam. Ma soprattutto lo dedico ai musulmani italiani che come me hanno avuto tantissime delusioni da parte di altri musulmani. È un modo per incoraggiarli ad andare avanti, nonostante le apparenze.

(D) Si, ho visto certi video fake su YouTube. Dai, si vede che è tutto studiato, leggono un copione che sanno a memoria. Tornando a te fratello Mamdouh chi non ti capisce non sa cosa si perde e dico mashaAllah  per te. Hai sicuramente portato qualcosa di nuovo qui in Italia che non c’era prima.

(R) Nel mio piccolo e ringrazio solo Allah.

(D) Un Magazine virtuale sull’Islam non c’era prima. Se non erro sei stato il primo e credo fino adesso l’unico a fare nasheed in italiano. Il primo a fare video sui profeti in italiano, la maggior parte traduce video con sottotitoli, il primo a fare video del Corano in italiano, mi riferisco a qualcuno che legge e non ai soliti sottotitoli, il primo italiano a recitare nei video il Corano in arabo, ho letto anche che hai dato lezioni in italiano sui profeti nelle moschee ed anche questo credimi che è stata un’idea nuova. Ed hanno il coraggio di non prenderti in considerazione?! Inoltre sei il fondatore del sito Huda ed il primo anche li con le lezioni sui profeti. Correggimi se sbaglio.

(R) Si, el hamdulillah, quasi tutto giusto tranne ciò che hai detto del sito Huda, non sono il fondatore e nemmeno il primo ad aver dato li lezioni, sicuramente l’unico sui profeti. Il resto che hai riportato credo sia giusto, el hamdulillah.

(D) Secondo me sei molto invidiato.

(R) Non mi interessa. L’importante è che sia utile ciò che faccio e che sia accettato da Allah L’Altissimo, inshaAllah. Per tutto il resto lascio a LUI le varie questioni.

(D) Apprezzo molto anche i tuoi nasheed (canti islamici), a quando dei nuovi?

(R) Baraka Allahu fik.  Quasi tutti senza musica e parte qualcuno con strumenti di percussione. La maggior parte in italiano. I più recenti sono anche sperimentali. Quelli che ho inciso nel 2014. Gli ultimi sono del 2017, ed erano dedicati ai quattro califfi compagni del Profeta Muhammad (che Allah lo elogi e lo preservi). Dal 2001 al 2017 ne ho incisi una 60ina. L’anno prossimo i miei primi nasheed faranno 20 anni, incredibile. Qui in questa intervista dico ufficialmente che non registrerò più nasheed, inshaAllah. Si è concluso un ciclo nel 2017. Prima di fare nasheed facevo musica, l’ho fatto fino al 2001, poco prima che iniziassi con i nasheed. Nel 2001 ho dato il mio vero addio nella musica e nel 2017 il mio addio ai nasheed. Mi considero quindi un ex cantante, ex musicista ed ex munshid (cantante di nasheed). Attualmente mi dedico ai miei video del Corano in italiano e a “Mondo Islam Magazine”, in più alla sopravvivenza, visto il periodo difficilissimo che stiamo ormai tutti vivendo.

(D) Perché non farai più nasheed?

(R) Semplicemente per il fatto che ciò che avevo da dire e da esprimere l’ho fatto in tutti i miei nasheed. Credo abbia influito anche il fatto di non essere preso in considerazione, forse un giorno capiranno. Ma la motivazione principale è la prima. Ribadisco comunque che i nasheed non sono haràm, se vengono naturalmente rispettate alcune condizioni.

(D) Hai scritto e tradotto anche diversi libri, mashaAllah, compreso quelli di Ibn Kathir e di Ahmed Deedat che avevo letto solo in arabo e in inglese. Sono più di 20 anni che sei musulmano, giusto?

(R) Si, dal 20 gennaio 1998, el hamdulillah, la cosa più importante e che non dimenticherò mai.

(D) Hai mai pensato di entrare in politica o di parlare di Islam in Tv?

(R) Sono due cose che scarto molto volentieri. La politica non mi interessa. Non c’è spazio per l’Islam nella politica italiana e parlare di Islam in Tv lo trovo inutile. Detesto parlare in un “pollaio” dove tutti urlano e ti vanno contro.

(D) Grazie fratello per questa conversazione. Ti chiederei tante altre cose ma per ora ci fermiamo qui.

(R) Il piacere è mio, baraka Allahu fik.

Qui il libro “Ecco perché NON HO lasciato l’Islam”   (  https://mondoislam1magazine.altervista.org/wp-content/uploads/2018/11/Ecco-perche-NON-HO-lasciato-lIslam.pdf ).

E il video pubblicato il 20 gennaio 2021 per il ventennale dei nasheed:

https://mondoislam1magazine.altervista.org/20-anni-di-nasheed-2001-2021/

Tratto da “Mondo Islam Magazine” n. 28