LA VITA CHE SI FERMA: SOLO VIVENDO SI COMPRENDE

Domenica 26 aprile 2020

Tutto si ferma, la vita si è fermata. Non si lavora più, non si esce mai o poco. Non si vede quasi nessuno. Forse in questa situazione di Coronavirus la gente capisce ciò che molti di noi – me compreso- ha già vissuto ancor prima che accadesse questa situazione. Per noi non è quasi nulla di nuovo, per gli altri è qualcosa di scioccante, di nuovo e mai vissuto. Ti stravolge la vita da un momento all’altro, è come se tutto ti crollasse addosso, ecco, è quello che molti di noi hanno già provato dopo il 2008, per gli altri è una nuova brutta esperienza. Basta un attimo che la vita ti cambia totalmente. Certo, è raccapricciante e surreale uscire di casa quelle poche volte e vedere le strade vuote. Per chi vive dove c’è il verde è finalmente una vita a misura d’uomo, in mezzo alla natura, dove può ascoltare suoni e rumori ai quali non aveva mai fatto caso prima. Per gli altri che vivono in città è invece una scena surreale da film di fantascienza o dell’orrore. Gli unici che si vedono in giro sono persone con mascherina che ti schivano per paura di esser contagiati dal virus.

Per comprare qualcosa di cibo devi fare la fila, manco fossimo in guerra, ed aspettare il proprio turno, con l’immancabile mascherina, fastidiosissima, poiché non ti fa respirare –peggio ancora in periodo di allergia primaverile- , ti fa sudare, ti appanna i vetri degli occhiali, non riesci a vedere nulla. Il foglio dell’autocertificazione è in tasca, dove descrive tutti i tuoi (ormai rari) spostamenti. I guanti poi ti fanno sudare le mani e quando arrivi a casa non vedi l’ora di toglierli, le mani sono bagnate di sudore. È più deprimente a questo punto uscire di casa che stare rinchiuso in casa. La gente è stanca di questa situazione e non vede l’ora che finisca al più presto. Ma la cosa più preoccupante è il dopo. Come sarà l’economia? E la gente sarà più umana o una volta finito tutto ci si dimentica di quanto è accaduto ed ogni cosa proseguirà come sempre, nella superficialità e nell’egoismo?

Un virus voluto da Dio – e comunque sia nulla accade senza il permesso di Iddio L’Altissimo- o creato dall’uomo per i più svariati motivi?  In questi mesi ci hanno bombardato di informazioni vere e false, fino alla nausea, di tutto e di più. La tv mostra i numeri dei morti, creando ancora di più paura e tensione nella gente, dall’altra parte video ed articoli su internet con diverse tesi e testimonianze che smentiscono quanto è riportato da Tv e giornali. Tutto questo non fa che confondere la gente creando un senso di repulsione e voglia di staccare la spina, di cambiare aria. Qualunque sia la verità di certo non cambia la nostra situazione, siamo sempre qui, rinchiusi in casa dentro le quattro mura cercando di riempire il tempo che a volte non passa mai. Con la speranza che tutto passi al più presto,senza che ci peggiori la vita, inshaAllah. Avrei mai pensato che un giorno sarebbe successo tutto questo? la mia risposta è naturalmente NO, dopo tutto quello che ho ed abbiamo visto e vissuto, soprattutto negli ultimi 20 anni non ci dovremmo stupire più di nulla … Il mondo è peggiorato proprio negli ultimi 20 anni, dal 2000 è cominciato il regresso, tecnologia a parte …. Questo è un Ramadan diverso dagli altri, un Ramadan passato in casa, a pregare, digiunare e leggere il Corano. Niente preghiera del Tarawiah in moschea, ne l’Iftar a casa di qualche fratello, el hamdulillah. Da musulmani credenti non possiamo che affidarci totalmente ad Allah perché nulla cambia senza il Suo volere. E andiamo avanti, nonostante tutto, inshaAllah.

Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo

Tratto da “Mondo Islam Magazine” n. 27