PARLARE MALE DI QUALCUNO

Ho notato osservando il comportamento di diversi fratelli, che quando c’è qualcosa che non va, magari non soddisfatti del tuo comportamento o per qualcosa che hai fatto a loro non gradita, che per vergogna (o codardia) non te lo dicono in faccia, ma lo vanno a dire ad altri. È giusto consultarsi con altri musulmani per avere consigli, ma è anche sbagliato non parlare col diretto interessato, criticandolo alle spalle. Poi c’è anche il fatto che quando si vuole chiedere qualcosa non si va subito al dunque della questione ma si gira attorno.

È giusto parlare chiaramente col diretto interessato e risolvere i problemi, qualora ci fossero, in modo pacifico, così anche quando si ha l’intenzione di chiedere qualcosa, arrivare subito al dunque per non mettere poi in difficoltà ed in imbarazzo l’altra persona.

Solo in sei casi è permesso parlare ad altri che non siano il diretto interessato:

1-Una persona oppressa che rivela la sua oppressione davanti a qualcuno che rappresenti l’autorità -come un giudice, un leader-.

2-Cercare aiuto da una terza persona per aiutare un peccatore a cambiare. Ad esempio: “una tale persona compie azioni malvagie, puoi esortarlo?”.

3-Chiedere una sentenza legale ad un sapiente, es.: “mio padre mi ha trattato in questo modo, è giusto?”

4-Avvertire gli altri musulmani del comportamento sbagliato di qualcuno come: criticare i narratori di Hadith falsi o deboli; se qualcuno chiede consigli su come sposarsi, entrare in relazione d’affari con qualcuno; se uno studente frequenta le lezioni di un innovatore o peccatore; se una persona è nominata per qualcosa e non soddisfa, o tradisce, o è negligente allora sarà necessario informare la persona che ha nominato tale persona, in modo che possa rimuoverla e nominare qualcuno più capace, o almeno, conoscere le sue azioni senza lasciarsi ingannare da lui.

5-Una persona fa pubblicamente qualcosa di sbagliato, come bere alcool in pubblico, allora, -solo in questi casi- è permesso avvisare gli altri senza menzionare peccati privati.

6-Se una persona è non vedente, sorda o muta, in questi casi non è proibito avvisare gli altri di questo, ma senza farlo in modo dispregiativo e se può usare altri termini è ancor meglio.

L’Inviato di Allah disse:

“Il musulmano è fratello del musulmano: non gli fa torto né lo tradisce; e chi si trova nel bisogno di suo fratello, Iddio si troverà nel suo bisogno; e chi dissiperà una pena da un musulmano, per quell’atto Iddio dissiperà da lui una delle pene del Giorno della Resurrezione; e chi avrà protetto un musulmano, lo proteggerà Iddio nel Giorno della Resurrezione”. Da Ibn Umar

L’Inviato di Allah disse:

“Il musulmano è fratello del musulmano; non lo inganna, non gli mente, e non lo abbandona nel bisogno; tutto il musulmano è inviolabile per il musulmano: il suo onore, i suoi beni e il suo sangue: il timor devoto di Dio sta qui, garantendo un uomo dal male del suo disprezzare il suo fratello musulmano”. Da Abu Hurayra

Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo

Tratto da “Mondo Islam Magazine” n. 27