SULLA PENSIONE

È possibile nell’Islam pagare di tasca propria la pensione in modo tale da poter stare tranquilli una volta raggiunti gli anni d’anzianità? Domanda che mi sono posto anche io in passato. Oppure si può richiedere una pensione privatamente rivolgendoci ad una società privata, che a loro volta prende dalle nostre tasche una parte della somma di denaro?

La parola allo sheikh:

“Partecipare a piani pensionistici diversi da quelli organizzati dal governo – dice lo sheikh del sito islamqa.info-  è una sorta di gioco d’azzardo, perché una persona può contribuire a ciò per un certo numero di mesi e nel frattempo diventare disabile o morire, quindi lui e i suoi eredi possono ottenere molto più denaro di quanto è stato preso da loro, o pagare molte rate, dopodiché quello che prende da loro è inferiore alla cifra che ha pagato. Questo è il gioco d’azzardo. Se stanno investendo il denaro detratto in cose haràm (illecite), come produrre alcolici, prestiti che hanno a che fare con la riba (usura), questo è un altro motivo per considerare tutto ciò haràm, perché questo li aiuta nel peccato e nella trasgressione. Questo vale se la tua partecipazione a questo programma è voluta da te. Non è permesso parteciparvi in questo caso, e chiunque rinuncia a qualcosa per amore di Allah, Allah lo compenserà con qualcosa di meglio. Ma se la partecipazione a questo è obbligatoria – e si è costretti-, non c’è peccato, ma non è consentito a te o ai tuoi eredi prendere più di quanto ti è stato tolto. Puoi lasciare il resto o prenderlo e darlo in beneficenza. Per quanto riguarda la partecipazione al piano pensionistico governativo, questo potrebbe non rientrare nella stessa sentenza, nel senso che il governo o il tesoro (bayt al-maal) è responsabile della spesa per le persone se ne hanno bisogno. E Allah sa meglio”.

Mamdouh AbdEl Kawi Dello Russo

Tratto da “Mondo Islam Magazine” n. 29