RIGUARDO LA QUESTIONE DEL NUMERO DEI DATTERI, 3, 7 ECC.

I datteri hanno i suoi benefici, il Profeta (pace e benedizione su di lui) li mangiava, ma non tutti i giorni, solo quando non c’era più il cibo, in tal caso si cibava di datteri. Era solito mangiare: latte, miele, carne, olio d’oliva, pane ed altre cose disponibili. Lo sheikh ibn Al Uthaymin disse che non è sunnah mangiare i datteri con il numero dispari, non ci sono prove, lo fece solo nel giorno dell’Id- ul- fitr. Altri sapienti dicono il contrario, tuttavia non ci sono prove riguardo il numero dispari dei datteri.

Tipi di cibo e bevande che il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) usava per il suo iftaar [pasto per rompere il digiuno] e il suo suhùr [pasto prima di cominciare a digiunare].

“Si raccomanda alla persona che digiuna – spiega lo shiekh del sito islamqa.info- di interrompere il digiuno con datteri freschi. Se non sono disponibili, dovrebbe rompere il digiuno con i datteri secchi e, se non sono disponibili, allora con l’acqua. Questo è dimostrato dalle azioni del Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui)”.

Abu Dawood e at-Tirmidhi narrarono che Anas (che Allah sia soddisfatto di lui) disse: “Il Messaggero di Allah (che Allah lo elogi e lo preservi) era solito rompere il suo digiuno con datteri freschi prima di pregare. Se non erano disponibili datteri freschi, interrompeva il digiuno con datteri secchi e, se non ce ne erano, interrompeva il digiuno con qualche sorso d’acqua”. Hadith classificato saheeh (autentico) da al-Albaani in “Saheeh Abu Dawood”.

Ibn al-Qayyim (che Allah abbia misericordia di lui) disse:

“C’è una ragione molto particolare per cui il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) interromperebbe il suo digiuno con datteri freschi, o secchi, o acqua. Poiché quando si digiuna, lo stomaco non ha nutrimento, quindi il fegato non troverà nulla nello stomaco che possa assorbire e inviare ad altre parti del corpo. La dolcezza è la cosa più veloce a raggiungere il fegato ed è quella che preferisce, soprattutto se è fresca. Quindi se una persona mangia datteri freschi, verranno assorbiti rapidamente dal fegato, che ne trarrà beneficio e così altre parti del corpo. Se non sono disponibili datteri freschi, i datteri secchi sono la cosa migliore dopo, perché sono dolci e nutrienti. Se non ci sono datteri disponibili, allora qualche sorso d’acqua spegnerà la fiamma dello stomaco e il calore del digiuno, preparando così lo stomaco ad accettare il cibo con facilità”. Citazione finale da Zaad al-Ma’aad (4/287)

“Non ci sono prove nella Sunnah – spiega lo sheikh- che il Messaggero di Allah (benedizioni e pace di Allah su di lui) abbia interrotto intenzionalmente il suo digiuno con un numero dispari di datteri freschi o secchi. Per seguire la Sunnah, è sufficiente che il musulmano rompa il digiuno con datteri freschi o secchi, senza badare al numero e senza contarli”.

Shaykh Ibn ‘Uthaymeen (che Allah abbia misericordia di lui) disse: “Non è obbligatorio – e infatti non è Sunnah – rompere il digiuno con un numero dispari, tre o cinque o sette o nove, eccetto il giorno di Eid al-Fitr, poiché è provato che il Profeta (benedizioni e la pace di Allah sia su di lui e sulla sua famiglia) non sarebbe uscito a pregare nel giorno di Eid al-Fitr, finché non avesse mangiato alcuni datteri, un numero dispari di questi. A parte questo, il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) non ha cercato deliberatamente di mangiare un numero dispari di datteri”. Citazione finale da Fataawa Noor ‘ala ad-Darb (2/11)

Per quanto riguarda l’hadith di Anas, che disse: “Il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) amava rompere il suo digiuno mangiando tre datteri o qualcosa che non fosse stato toccato dal fuoco – che è stato narrato da Abu Ya ‘la (3305) – è un hadith da’eef (debole) che non è stato dimostrato. Vedi ad-Da’eefah di al-Albaani (966).

Ci sono alcuni studiosi che considerano mustahabb [preferibile ma non obbligatorio] rendere tutto dispari. A Shaykh Saalih al-Fawzaan (che Allah lo preservi) fu chiesto: “Bisogna fare le cose dispari rispetto a tutte le cose lecite, come bere il caffè e simili, o è solo riguardo alle cose di cui è stato narrato un testo?”

La risposta dello Shaykh può essere riassunta così: “Tutte le parole e i fatti dovrebbero essere numerati dispari. Questa è la Sunnah”. Citazione finale.

A Shaykh ‘Abd al-Kareem al-Khudayr (che Allah lo preservi) fu chiesto:

“Saremo ricompensati per aver reso le cose dispari come atto di devozione quando si mangia, si beve e così via?”

Lui rispose: “Sì, saremo ricompensati per averlo fatto come atto di devozione. Quindi, se una persona mangia datteri, dovrebbe mangiare uno, tre o sette, un numero dispari, perché Allah ama ciò che è dispari”. Citazione finale.

‘Abd ar-Razzaaq (5/498), narrato da Ma’mar, da Ayyoob, da Ibn Sireen, da Abu Hurayrah, che il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) disse: “In verità Allah è Uno e ama che sia dispari”. Ayyub disse: “A Ibn Sireen piaceva ciò che era dispari in tutte le cose, al punto che avrebbe mangiato un numero dispari di cose”. Questo è un saheeh isnaad [catena autentica di hadith].

Non è dimostrato che il nostro Profeta Muhammad (sallallahu aleyhi wa sallam) mangiasse intenzionalmente un numero dispari quando interrompeva il suo digiuno, mangiando datteri freschi o datteri secchi. Piuttosto, i sapenti che hanno detto questo lo hanno detto sulla base di ijtihaad [sforzo interpretativo, sulla base delle prove delle leggi islamiche].

“La pratica  -spiega lo sheikh del sito islamqa.info- del Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) riguardo al cibo – che fosse a digiuno o meno – era moderata, senza stravaganza o spreco – poiché il cibo non è mai stato il suo obiettivo principale in nessun giorno; piuttosto mangerebbe solo qualche boccone per farlo andare avanti. Quando si trattava di cibo, lui (benedizioni e pace di Allah su di lui) non era deciso e non aveva cose specifiche che faceva sempre. Piuttosto il caso era che se avesse trovato del cibo che gli piaceva, lo avrebbe mangiato e se non lo avesse trovato sarebbe rimasto in silenzio. Oppure, se trovava del cibo che non gli piaceva, non mangiava e talvolta decideva di digiunare”.

“Non ha mai criticato il cibo –continua lo sheikh- . Mangiava carne, pane, olio d’oliva, miele, latte e altre cose che a volte erano disponibili. Succedeva che passassero mesi che la sua famiglia non aveva altro da mangiare, tranne datteri secchi e acqua. A volte portava il suo ospite in giro per le case delle sue mogli e non trovava altro che acqua. Piuttosto, il suo obiettivo principale (le benedizioni e la pace di Allah siano su di lui), e quello dei suoi compagni (che Allah sia soddisfatto di loro), erano l’Aldilà e le questioni di religione.

Il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) avrebbe mangiato tutto ciò che era disponibile del cibo della sua famiglia o cose che gli erano state date in dono dai suoi compagni e vicini, senza avere alcun tipo particolare di cibo o pratica specifica, tranne che la prima cosa che avrebbe mangiato quando rompeva il digiuno sarebbero stati i datteri freschi o secchi, e se non ne avesse trovati, avrebbe rotto il digiuno con l’acqua, come menzionato sopra.  Allo stesso modo, il suo suhùr (benedizioni e pace di Allah su di lui) erano solo pochi bocconi per farlo andare avanti, e non cercava alcun cibo particolare per il suhùr, a parte i datteri. Il Profeta (benedizioni e pace di Allah su di lui) parlò molto bene dei datteri e disse: “Che buon suhùr per i credenti, con i datteri”. Narrato da Abu Dawood (2345); classificato come saheeh da al-Albaani in Saheeh Abu Dawood”.

E Allah ne sa di più.

Mamdouh AbdEl Kawi D.R. e Abu Muslim

Tratto da “Mondo Islam Magazine” n. 30