LE INVOCAZIONI CAMBIANO IL DESTINO?

Ogni credente musulmano sa che il Destino di ogni individuo è prescritto sin dalla nascita, anzi, molto prima che nascesse, – leggendo l’articolo capirete meglio -. A questo punto con i du’a [invocazioni] posso modificare la sorte, gli eventi e in questo caso il Destino? Se il Destino è già prescritto allora perché mai dovrei fare invocazioni per cambiare gli eventi? Allah L’Altissimo aveva già prescritto che lo avrei invocato in quel preciso momento e che per quel motivo aveva già prescritto che mi avrebbe allontanato da quel male. Sappiamo anche che a volte gli avvenimenti vanno diversamente dai nostri desideri e quindi dalle nostre invocazioni [ciò che abbiamo chiesto nelle invocazioni]. Anche questo fa parte del Destino e a volte ciò che a noi può sembrare una cosa negativa, un male, può essere in realtà un bene. Il discorso è lungo e sarebbe da approfondire meglio, lo faremo con quest’articolo inshaAllah.

Abdullah figlio di ‘Amr ibn Al ‘Aas (che Allah sia soddisfatto di lui) riferì che il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui) disse: “Allah ha prescritto i destini delle creature cinquantamila anni prima di creare i cieli e la Terra. Il Suo Trono è sull’acqua”. Trasmesso da Muslim.
“Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) informa in questo hadith – spiega lo sheikh del sito islamqa.info- che Allah L’Onnipotente aveva scritto i destini di tutte le creature nella Tavola Preservata ben cinquantamila anni prima di creare i cieli e la Terra. La sua affermazione “e il Suo Trono sull’acqua” è coerente con il versetto che dice: {E il Suo Trono era sull’acqua} Corano, Surat Hud, v.7.

La fede nella scrittura di Allah è uno dei pilastri della fede nel decreto Divino e nella predestinazione, nel complesso implica la fede nella volontà di Allah e nella Sua conoscenza completa, dettagliata di tutte le cose, e che nulla accade se non secondo la Sua volontà e creazione.

Lauh Al-Mahfuz [la tavola preservata] è dove Allah ha scritto i decreti divini e il Destino di tutta la creazione. Dice Allah nel Sacro Corano: “È Lui Che ha creato i cieli e la Terra in sei giorni – Quindi [stava già] sulle acque il Suo Trono-, per valutare chi di voi agirà per il bene. E se dici: “Sarete resuscitati dopo la morte”, coloro che sono miscredenti certamente diranno: “Questa è magia evidente”. (Sura Hud, v.7). Quindi [stava già] sulle acque il Suo Trono; letteralmente in arabo “wa ‘arshuhu kaana ‘alalmaa” [e il Suo trono stava sulle acque] non si riferisce ai mari di questo mondo ma sopra i cieli, il Trono è stato creato prima dei cieli e della Terra di questo basso mondo. “Stava sulle acque” non significa che non lo è più sulle acque [sopra i cieli] ma il contrario, quindi ciò significa che lo è tutt’ora [il Trono di Allah è la Sua prima Creazione]”.

‘Ubadah ibn As-Samit (che Allah sia soddisfatto di lui) disse a suo figlio: “O Figlio, non gusterai la vera fede fino a quando saprai che qualunque cosa ti accada ti giungerà, e che qualunque cosa ti manchi [non ti accada] non sarebbe mai giunta a te [predestinata]. Ho sentito il Messaggero di Allah (che Allah lo elogi e lo preservi) dire: “Quando Allah creò il calamo, allora Allah disse ad esso – “Scrivi!” – rispose [il calamo]: “Mio Signore, cosa devo scrivere?’, Egli disse: Scrivi ciò che è stato decretato su ogni cosa fino all’arrivo dell’Ora [Resurrezione/ Giorno del Giudizio]. – O figlio mio! -continuò ‘Ubadah ibn As-Samit- ho sentito il Messaggero di Allah dire: “Colui che muore –credendo- diversamente da questo non fa parte di me [non fa parte della comunità dei musulmani]”. (Abu Dawuud)
Spiegazione: “O Figlio, non gusterai la vera fede fino a quando saprai che qualunque cosa ti accada ti giungerà, e che qualunque cosa ti manchi [non ti accada] non sarebbe mai giunta a te [predestinata]”.
“Vale a dire – continua lo sheikh del sito islamqa.info- qualunque cosa ti accada [di benevolenza, afflizione, obbedienza o disobbedienza che Allah ha destinato a te o contro di te] ti raggiungerà, e ciò che ti manca [cioè, del bene e del male] non ti accadrà allo stesso modo se non per quello che Allah ha già Prescritto per te”.

Abu Abdulrahman Abdullah ibn Masud (Che Allah sia soddisfatto di lui) disse – Il Messaggero di Allah (che Allah lo elogi e lo preservi), e lui è il Veritiero, il Fedele ha riferito: “In verità, la creazione di ciascuno di voi nel ventre di sua madre, si compie in quaranta giorni sotto forma di nutfah [seme, goccia, liquido seminale], poi diventa ‘alaqah [grumo di sangue] per uno stesso periodo e poi diventa mudghah [un pezzo di carne] per uno stesso periodo. Dopo gli è inviato l’angelo che gli soffia lo spirito e gli ordina quattro parole prescritte: il suo rizq [sostentamento], la durata della sua vita, le sue azioni e la sua infelicità o felicità. Giuro su Allah, oltre il quale non c’è altro Dio, in verità uno di voi compie le opere della gente del Paradiso fino alla distanza di un braccio tra lui ed esso [il Paradiso], e ciò che è stato scritto lo coglierà e così, egli agirà come le genti dell’Inferno e in esso entrerà. E, in verità uno di voi farà opere della gente dell’Inferno, fino alla distanza di un braccio tra lui e l’Inferno, e ciò che è stato scritto lo coglierà, così lui agirà come le genti del Paradiso e in esso entrerà”. Trasmesso da al-Bukhari e Muslim. Il Profeta (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) disse: “Niente può cambiare il decreto divino tranne l’invocazione [du’a]”. Trasmesso da Ahmad, Ibn Maajah, al-Tirmidhi. Classificato come hadith buono [hasan] da al-Albaani in “Saheeh al-Jaami”. Vedi anche “Al-Saheehah”, 145.
Hanno chiesto allo Shaykh Bin Baz riguardo questo hadith, e disse: “Non conosco lo stato della sua catena di trasmissione”.
“Indipendentemente – spiega lo sheikh di islamqa.info- che l’hadith sia debole o meno, in ogni modo il du’a [invocazione] rientra sempre nel decreto che Allah ha già stabilito, per cui se Allah mi allontana un male a causa [per mezzo, “sabab” in arabo] di una mia invocazione è per il fatto che Allah mi aveva già prescritto che lo avrei invocato in quel momento e che per quel motivo aveva già stabilito per me che mi avrebbe allontanato da quel male. Ciò non significa che la mia invocazione ha cambiato il Destino; quindi, l’invocazione stessa rientra nel decreto di Allah”.

Riguardo il Destino, non dimentichiamo “Laylatul Qadr”, la notte del Destino di Ramadan.
“Allah, possa essere esaltato, – spiega lo sheikh- ordina agli scribi angelici di copiare ciò che accadrà durante quell’anno di al-Lawh al-Mahfooz [la tavola preservata]. Questo è stato narrato da alcune delle prime generazioni ed è stato citato dai commentatori del Corano. Ibn Abi Haatim narrò nel suo Tafsìr [interpretazione, significato dei versetti del Corano] che Ibn ‘Abbaas disse riguardo alle parole “In essa [quella notte] è decretata ogni questione di ordinanze”: C’è scritto dalla Madre del Libro su Laylat al-Qadr cosa deve accadere durante il prossimo anno di provvidenza, morte, vita o pioggia, nella misura in cui è scritto… Ciò che viene menzionato sugli angeli che copiano ciò che accadrà degli eventi nel prossimo anno indica che Allah, possa Egli essere esaltato, mostra agli scribi angelici cosa accadrà durante quest’anno e li istruisce a trascriverlo da al-Lawh al-Mahfoz [la Tavola Preservata]”.

An-Nawawi (che Allah abbia misericordia di lui) disse: Gli studiosi hanno detto: Laylat al-Qadr è così chiamato a causa di ciò che gli angeli scrivono durante questa notte di decreti [aqdaar, singolare è Qadr], disposizioni e morti che si verificheranno durante quell’anno, come Allah, possa Egli essere esaltato, dice -interpretazione del significato-: “In essa [quella notte] è decretata ogni questione di ordinanze” [Sura ad-Dukhaan “Il Fumo”, v. 4]. Ciò che s’intende con le parole di Allah, possa Egli essere esaltato -interpretazione del significato-: “Qui discendono gli angeli e il Rûh [Spirito] Jibril [l’Angelo Gabriele] con il permesso di Allâh con tutti i decreti” [Sura al-Qadr “Il Destino”, v. 4] è che durante questa notte, Allah mostra agli angeli cosa deve accadere, e li istruisce a svolgere i loro doveri, tutto ciò è dovuto alla precedente conoscenza e ordinazione di Allah. Citazione finale da Sharh an-Nawawi ‘ala Muslim.

Questo non significa che Allah sta rivelando il Destino di anno in anno ogni Ramadan con la notte del Destino, Allah lo rivela ai suoi angeli che eseguiranno gli ordini di quell’anno, ecc., poiché, come abbiamo più sopra menzionato nell’hadith in cui Allah ordina al Calamo di scrivere tutti i decreti fino al Giorno del Giudizio. Nel primo hadith all’inizio Allah ha decretato il Destino di tutte le creature, cinquantamila anni prima della creazione dei cieli e della Terra…..per cui tutto è già predestinato fino alla fine, non è una questione “in corso”.
Allah ci ha mostrato le due vie da scegliere -e comunque sia sempre in quello che ci ha predestinato-, ovvero il bene o il male, Allah fa ciò che vuole.

Dice Allah: “Non gli abbiamo indicato le due vie?”, [del bene e del male, della guida e della perdizione]. Sura Al Balad “La Contrada”, v.10.
Dice Allah -riguardo le prove in questa vita-: “Vi metteremo alla prova con terrore, fame e diminuzione dei beni, delle persone e dei raccolti. Ebbene, dà [o Muhammad] la buona novella a coloro che perseverano”. Sura Al Baqarah “La Giovenca”, v. 155.

Mamdouh AbdEl Kawi D. R. e Abu Muslim